Pistola Fabryka Broni Radom mod. VIS 35 Polish Eagle cal. 9×19 matr. 34185
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VENDUTA
Descrizione
La Polonia, ricostituita per volere degli alleati nel 1918, con funzione di stato cuscinetto tra Russia e Germania, con il suo Stato Maggiore decise di dare fiducia a un innovativo progetto sviluppato in Polonia dagli ingegneri Piotr Wilniewczyc e Jan Skrzypiński. All’inizio degli anni Trenta, al termine del consueto iter fatto di prototipi, la pistola Vis 35 fu promossa ed entrò in produzione nel 1935 presso la Fabryka Broni (fabbrica di armi) di Radom e, nel 1936, fu adottata ufficialmente dall’esercito polacco (circa 6.000 pezzi prodotti. L’anno successivo, la produzione aumentò a 8.000 pistole e nel 1938 raggiunse circa 16.000 pezzi. Nel 1939, quando la Polonia fu attaccata il 1° settembre, la produzione a Radom raggiunse le 19.000 pistole).
La sigla VIS inizialmente avrebbe dovuto esser scritta WIS, per alludere alle iniziali dei progettisti Wilniewczyc e Skrzypiński, ma i militari polacchi richiesero di modificarla in Vis per richiamare il termine latino che significa “forza”. La Vis 35 è una pistola semiautomatica in calibro 9 Luger con scatto in sola singola azione con chiusura geometrica. Il caricatore monofilare ha la capacità di 8 cartucce. La pistola è dotata di sicura automatica sul dorso dell’impugnatura e abbatticane sul carrello. L’impugnatura, dall’inconfondibile profilo scampanato, monta una coppia di guancette in bachelite con il logo FB (Fabryka Broni). Gli esemplari appartenenti ai primi anni di produzione si distinguono per il livello di lavorazione e finitura. Dopo l’invasione della Polonia da parte dei nazisti, la produzione riprese per rifornire di pistole alla marina, ai paracadutisti e gli agenti della Polizia Militare. Ribattezzata P35, la Vis 35 costruita sotto il controllo tedesco fu sottoposta ad alcune modifiche e semplificazioni. Gli esemplari prodotti durante l’occupazione sono quindi afflitti da assemblaggi e finiture di livello sempre più scadente. Quando nel 1945 l’Armata Rossa iniziò ad avvicinarsi pericolosamente a Radom, l’intera catena produttiva fu smantellata e trasferita alla Steyr in Austria. In totale si stima che siano state prodotti circa 49.000 esemplari dalla Fabryka Broni prima dell’invasione della Polonia, mentre il numero di pezzi prodotti sotto il controllo nazista è di circa 310/380 mila unità.
La prima variante è il modello Polish Eagle, così chiamato per la splendida aquila che impreziosisce il carrello dalla profonda brunitura. Queste pistole erano meticolosamente realizzate a mano ed erano all’altezza delle migliori pistole che l’Europa offriva all’epoca. Il modello Polish Eagle era inoltre dotato di una fresatura sul dorsalino. L’idea era di creare una fondina in legno che potesse essere utilizzata anche come calcio da spalla. L’esemplare che proponiamo è stato prodotto nel 1939 e riporta il numero di matricola 34.185. Sul lato sinistro del carrello riporta i marchi “F.B. RADOM VIS wz35 1939r pat Nr. 15567” che circondano la sagoma dell’aquila polacca. L’impugnatura è del primo tipo, con fresatura per calciolo/fondina. Canna e azione sono ottime, la brunitura è originale e l’arma è monomatricola in tutte le sue parti.
Arma rara e Vero pezzo da collezione. Calibro 9×19 parabellum. Arma che gode di classificazione sportiva al numero 22_00089s1




































