Fucile Carl Gustav mod. M96/38 cal. 6,5×55 matr. 62265

Descrizione

Tra il 1898 e il 1925 il regno di Svezia produsse 475.000 fucili modello 96 (M/96) su licenza della Mauser tedesca nel calibro 6,5×55. Successivamente il declino della cavalleria, falciata dalle mitragliatrici e l’esigenza di una arma più compatta portarono alla richiesta di un prodotto più compatto. Nacque a questo punto il fucile M/96-38. A cominciare dal 1938 30.000 fucili M/96 vennero mandati in arsenale per l’accorciamento della canna a 590 mm circa insieme al calcio. Fatto salvo il caso di canna usurata venne di norma impiegata la vecchia canna ora accorciata, Anche la bacchetta di pulizia venne accorciata dimostrando la necessità di recuperare il più possibile da questa trasformazione. Interessante è notare che la Svezia definì ancora questa arma come fucile e non come carabina fatta salva la sigla numerica aggiuntiva “ 38 “.In assoluto la produzione cosi esigua rende questo fucile uno dei più rari militari prodotti in massa. La vecchia tacca di mira a cursore non era più utilizzabile, venne applicato un sistema a vite continua tarato da 250 fino a 600 metri con tacche intermedie di 25 metri. Questo dispositivo venne prodotto dalla ditta Vasteras Metallverkin, esperta
in meccanica di precisione, in ottone nichelato e venne brevettato.
La tacca di mira da 250 metri era per la vecchia munizione a palla tonda m/94 ma, avendo introdotto la nuova e più veloce munizione a palla acuminata m/94/41, una tabella di conversione delle due diverse traiettorie, fu aggiunta alla pala del calcio. Infatti la vecchia e la nuova munizione coesistettero fino a esaurimento delle scorte. Sul lato sinistro di culatta appaiono le iniziali dell’ispettore svedese addetto all’accettazione (qui GF). Un dischetto di ottone o alluminio sul lato destro della pala del calcio, indica i dati dei pieni di rigatura e del consumo della medesima. Arma in ottime condizioni di canna e meccanica, Vero pezzo di Storia.