Fucile carl Gustav mod. M/41B cal. 6,5×55 matr. 261097

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    La storia del fucile sniper svedese inizia nel 1941, quando le Germania vendette alla Svezia, oltre a parecchio materiale bellico (Mauser K98K, mitragliatrici cecoslovacche ed alcuni pezzi d’artiglieria) anche due o tremila ottiche, complete di attacchi, custodie e copri-ottica. All’arsenale Carl Gustafs tanto bastava per trasformare il già ottimo Mauser 96 in uno dei migliori fucili sniper dell’epoca, denominato m/41 (senza la “B” finale). Nella primavera del 1942 la Svezia si trovò priva di rifornimenti per uso bellico. E fu costretta a progettare e produrre in proprio le ottiche per i propri armamenti, prima con l’ottica AGA 42, e poi, a seguito di modifiche che si erano rese necessarie, l’AGA 44. Le ottiche venivano montate su fucili già presenti in arsenale, dopo avere scelto quelli più precisi nel tiro. Finita la Seconda Guerra Mondiale, la Svezia si ritrovò con l’URSS troppo vicina alle proprie frontiere e la Finlandia che era ufficialmente uno Stato autonomo, ma che era sotto lo stretto controllo sovietico. Per la Svezia era il momento di sistemare il proprio arsenale. Al fucile modello 41 fu sostituita l’ottica, optando sul montaggio di una Ajack 4 x 90 (dove il “90” non si riferisce ovviamente al diametro dell’obiettivo, ma ad una scala di luminosità “proprietaria”) invece, con i suoi 4 ingrandimenti, le lenti di maggiore diametro che la rendevano maggiormente luminosa e la sua robustezza, era ideale per l’uso in un ambiente come quello svedese. Eravamo attorno al 1955, e con qualche modifica al fucile m/41 stava nascendo l’m/41B, che sarebbe rimasto lo sniper d’ordinanza svedese fino agli anni novanta del ventesimo secolo. Rispetto al primo sniper m/41 veniva adottata una copertura per il mirino, che lo proteggeva dagli urti oltre a permettere una migliore acquisizione del bersaglio quando si usavano le mire metalliche, l’alzo standard fu sostituito dall’alzo di precisione SM m/55, l’otturatore brunito e il fucile dotato di una nuova cinghia in due pezzi più adatta per il tiro di precisione. Il supporto per l’ottica era il Jackenroll modificato in Svezia con una vite di fermo che impediva lo spostamento accidentale dell’ottica, e sia la base che il supporto dell’ottica riportavano (contrariamente al modello m/41) il numero di serie del fucile. Le ottiche Ajack erano state progettate in Germania verso il 1930 per l’utilizzo da parte delle forze di polizia, ed erano state prodotte dalla Adolf Jackenroll Optische Anstadt GmbH di Berlino. Con i loro 4 ingrandimenti, l’obiettivo di 44 mm. ed una lunghezza di 28 centimetri, erano molto luminose, e la ghiera superiore, bloccabile con una vite, consentiva regolazioni dai 100 agli 800 metri. Le lenti non erano trattate quando le ottiche furono consegnate tra il 1941 ed il 1942, e vennero sottoposte a trattamenti solo nel 1955, quando le ottiche vennero utilizzate sul fucile m/41B. Il tipo di slitta utilizzato, realizzato appositamente per l’ottica, consentiva di togliere il supporto dell’ottica dal fucile senza perdere le regolazioni effettuate, mentre la base restava stabilmente fissata sul fucile. Condizioni generali ottime, anno 1910, brunitura originale e arma monomatricola nella parti essenziali. Canna, meccanica e azione sono ottime. Completo di custodia per l’ottica e di cinghia. Vero pezzo da collezione e calibro 6,5×55.